#Riparto: ciò che c’è da sapere sulla misura della Presidenza del Consiglio dei Ministri
#RiParto. Percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il network balance
“#RiParto” – Percorsi di welfare aziendale per agevolare il rientro al lavoro delle madri, favorire la natalità e il work-life balance” (di seguito #RiParto) è la misura del Dipartimento per le politiche della famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri. L’obiettivo è a promuovere la realizzazione di progetti di welfare aziendale, con il fine di sostenere il rientro al lavoro delle lavoratrici madri e di favorire l’armonizzazione dei tempi di lavoro e dei tempi di cura della famiglia.
Finalità dell’avviso è quindi quella di incentivare lo sviluppo di progetti capaci di fornire un sistema integrato di strumenti quali benefit, facility e servizi alla persona. Questi progetti sono atti a concorrere sinergicamente alla risoluzione di problematiche comuni alle lavoratrici madri dopo l’arrivo di un nuovo figlio, anche alla luce della rilevanza delle misure di sostegno in relazione allo sviluppo psicofisico dei bambini con particolare riferimento ai primi 1000 giorni di vita.
Le proposte progettuali devono prevedere azioni, nel contesto dell’ambiente di lavoro nella relativa organizzazione, incluse nelle seguenti aree di servizio:
- Supporto all’assunzione del nuovo ruolo genitoriale in un’ottica di armonizzazione della vita privata e lavorativa, e comprese iniziative di sostegno psicologico e fisico;
- Incentivi economici finalizzati al rientro al lavoro dopo il parto/adozione;
- Formazione e aggiornamento per l’accompagnamento al rientro al lavoro dopo il parto/adozione.
Chi può partecipare?
- Le imprese aventi sede legale o unità operative sul territorio nazionale;
- I consorzi e i gruppi di società collegate o controllate.
Entità del contributo
La richiesta di finanziamento per ciascuna iniziativa progettuale deve essere compresa:
- Tra un minimo di 15.000 e un massimo di euro 50.000 per le imprese con meno di 10 dipendenti e i cui ricavi siano uguali o inferiori ai 2 milioni di euro (microimprese);
- Tra un minimo di 30.000 e un massimo di euro 100.000 per le imprese con meno di 50 dipendenti e i cui ricavi siano uguali o inferiori ai 10 milioni di euro (piccole imprese);
- Tra un minimo di 80.000 e un massimo di euro 250.000 per le imprese con meno di 250 dipendenti e i cui ricavi siano uguali o inferiori ai 50 milioni di euro (medie imprese);
- Tra un minimo di 200.000 e un massimo di euro 1.000.000 per le imprese con più di 250 dipendenti e i cui ricavi siano superiori ai 50 milioni di euro (grandi imprese).
Scadenza: 5 settembre 2022
PER MAGGIORI INFORMAZIONI E SUPPORTO, NELLA COMPILAZIONE DELL’AVVISO, SCRIVICI a: info@saveriodebonis.it
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