#MISSIONE A #TARANTO CON LA COMMISSIONE #ECOMAFIE PER MONITORARE LA SITUAZIONE #EXILVA

Oggi sono a Taranto, insieme agli altri colleghi parlamentari della commissione bicamerale d’inchiesta sulle Ecomafie per una serie di sopralluoghi sui siti oggetto di bonifica. La visita, annunciata a maggio dal presidente Stefano Vignaroli, mira a verificare lo stato di avanzamento dei lavori e la funzionalità delle istituzioni che hanno il compito di portare avanti il risanamento ambientale di Taranto che non comprende soltanto i luoghi della grande industria, ma anche aree al di fuori del perimetro dell’ex Ilva, purtroppo, ugualmente inquinate.

Abbiamo ispezionato, con i colleghi della commissione di inchiesta sulle attività illecite connesse al ciclo dei rifiuti e su illeciti ambientali ad esse correlate l’ex Cemerad, in agro di Statte, un capannone dove ancora sono depositati poco più di 3000 fusti con materiale radioattivo di provenienza ospedaliera.

Infine andremo nell’area 170h del Mar Piccolo, cioè alla banchina Torpediniere, una tra le zone più inquinate del primo seno a causa prevalentemente delle lavorazioni pluridecennali della Marina militare. A seguire il sopralluogo si sposterà alle collinette ecologiche del quartiere Tamburi, area sottoposta a sequestro; al cimitero di San Brunone, area non pavimentata; alla discarica Ex Cava Cementir; alla zona Pip di Statte; infine alla vasca di colmata adiacente il “V sporgente” del porto di Taranto.

Un intervento necessario per fare chiarezza sulla dolorosa vicenda Ex Ilva che pesa ancora gravemente sui cittadini Tarantini e sulle loro famiglie.

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