LE PREOCCUPAZIONI DEGLI ITALIANI E LA CONTROTENDENZA DELLA BASILICATA
I veri problemi degli italiani riguardano temi su cui solo la Basilicata è stata in grado di dare delle risposte concrete.
Come ci conferma l’ultima indagine Ghisleri, le questioni più gravi del paese sono essenzialmente quattro: l’inflazione e l’aumento dei prezzi, la crisi del lavoro, la gestione dell’immigrazione e le tasse.
Un cittadino su due (49,6%) denuncia ancora il carovita, mentre uno su quattro (23%) rende nota una crisi importante in merito al tema del lavoro. Un dato, quest’ultimo, che è cresciuto nell’arco di un mese dell’11,2%.
Il continuo rialzo generale dei prezzi dei beni di più largo consumo è, dunque, il tema che preoccupa molto gli italiani. E proprio su questo aspetto la Basilicata è tra tutte le regioni italiane quella in controtendenza.
Non solo l’ ISTAT, ma anche l’Ufficio parlamentare di bilancio – con la sua tradizionale garanzia di indipendenza – ha certificato che in Basilicata c’è l’inflazione più bassa d’Italia, grazie al bonus gas.
“Un beneficio tangibile che ha reso meno pesante l’aumento dei costi di tutti i beni – ha dichiarato Bardi – penso in particolare al carrello della spesa che grava notevolmente sulle famiglie lucane. Abbiamo aiutato i più deboli con i fatti, certificati anche da enti e istituzioni autorevoli”.
Il bonus gas vale mille euro a famiglia media all’anno! Durerà per i prossimi nove anni, a meno che qualcuno non decida di eliminarlo, come fecero in passato con il bonus carburante.
Il contrario di quello che sostenevano i critici della misura, che oggi cercano di spostare l’attenzione sui problemi sanitari.
La Cgil con ripetute manifestazioni strumentali davanti all’ Ospedale di Matera insiste sulle liste di attesa. Si capisce da un miglio di distanza che quella è solo campagna elettorale a favore di qualche dirigente. Il tema delle liste di attesa è un problema generale del Paese come ho già avuto modo di spiegare in questo post.
I sindacati, per essere credibili, dovrebbero intanto apprezzare il lavoro svolto dal presidente Bardi, nella riduzione dell’ inflazione in Basilicata. Come è noto, l’inflazione è una tassa diseguale e per le famiglie più povere l’incremento percentuale di spesa è ben più alto della media.
I lucani hanno dovuto attendere una giunta di centrodestra per vedersi riconosciuto questo beneficio che rappresenta un diritto in una regione che ha dato così tanto al Paese con i giacimenti del sottosuolo: la Basilicata “galleggia” sul giacimento petrolifero più grande di tutta l’Europa continentale. Un risultato che mai nessun altro esponente in passato era riuscito ad ottenere e che ha suscitato l’attenzione e la curiosità dei media di mezza Europa. Inoltre dovrebbero sforzarsi di fare proposte utili sulla crisi del lavoro, sulle tasse e sull’immigrazione.
I lucani desiderano delle risposte dalla politica e dal governo. Finora il governo regionale di Bardi, pur tra mille difficoltà congiunturali, è stato l’unico ad aiutare 140 mila famiglie lucane con il bonus gas (78 milioni di euro) a cui presto sarà affiancato anche il bonus luce e acqua.
Tutto il resto ha il sapore di propaganda elettorale. E gli elettori nel silenzio delle urne sapranno esprimersi.
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