MADE IN ITALY O DIETA A BASE DI INSETTI?

De gustibus non disputandum est

I gusti sono soggettivi e ognuno ha il diritto di avere i propri, ma che succede al Made in Italy se l’Unione europea decide di autorizzare la vendita di insetti commestibili? Chi influenza la politica europea? E’ opportuno contrastare l’attacco alla nostra cultura enogastronomica?

A partire dal 24 gennaio 2023 è entrata in vigore l’autorizzazione definitiva a commercializzare prodotti a base di farina di grillo che rientra tra i Novel Food (Reg. UE 2015/2283).

Novel Food sono disciplinati in maniera esaustiva da un regolamento europeo che è fonte di diritto sovraordinata alle norme costituzionali degli Stati membri, secondo giurisprudenza consolidata della Corte di Giustizia dell’Unione Europea e della Corte Costituzionale italiana.

Il Reg. UE 2015/2283, relativo ai nuovi alimenti, modifica il regolamento (UE) n. 1169/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio e abroga il regolamento (CE) n. 258/97 del Parlamento europeo e del Consiglio nonchè il regolamento (CE) n. 1852/2001 della Commissione. Testo aggiornato su Eur-Lex https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?uri=CELEX%3A32015R2283

Il Regolamento (CE) 258/97  già da tempo aveva spianato la strada ad alcuni paesi come Olanda o Belgio che, interpretando a proprio modo la norma, avevano autorizzato la vendita.

 

Made in Italy è anche bontà del cibo.

Il nostro Made in Italy è apprezzato in tutto il mondo e rievoca, nell’immaginario collettivo, l’emozione che «resta dentro» ad un turista quando visita il nostro paese, quando osserva la bellezza dei paesaggi e del patrimonio storico. Ma soprattutto quando assapora la bontà del cibo e ne fa un tour enogastronomico. 

L’interesse verso questo turismo enogastronomico è aumentato in Italia, soprattutto per gli italiani. Se prima del Covid era importante per il 59% degli italiani, nel 2021 il dato è arrivato al 71% e riguarda tutte le generazioni.

Il Made in Italy nel tempo è riuscito a far posizionare nella mente delle persone la grandezza del suo brand. Che declinato sul piano alimentare significa cibi ricercati e gustosi, piatti profumati e variegati. Materie prime, prodotti tipici, aziende storiche, marchi prestigiosi e voglia di comunicare con gli italiani per sentirsi parte del luogo.

Il nostro Paese inoltre è tra quelli con il più alto numero di prodotti tipici controllati e protetti in Europa, quindi il made in Italy offre più sicurezza.

Ecco perchè nordamericani, tedeschi e giapponesi sono tra coloro che, attratti dalla nostra cultura, più si emozionano pensando all’ Italia, alla pizza, agli spaghetti, alle eccellenze culinarie e al buon vino. Molti turisti stranieri stanno addirittura rivitalizzando i borghi rurali più belli d’Italia, insediandosi stabilmente.

Che ci azzecca dunque il consumo di insetti per uso alimentare con i nostri palati raffinati? Che ci azzeccano le farina di grillo, larve congelate o cavallette, con la nostra cultura enogastronomica e le sue emozioni?

E allora perchè mangiare gli insetti? 

Un pianeta da sfamare.

Il pianeta non può fornire proteine sufficienti per sfamare tutti, per cui gli insetti, che sono molto proteici, sembrano essere la soluzione migliore possibile. Sono una fonte di cibo altamente nutriente perché forniscono proteine di alta qualità paragonabili a quelle fornite dalla carne e dal pesce.

Rappresentano, dunque, una delle possibili risposte per gli 800 milioni di persone che già oggi soffrono la fame su una popolazione di 7,9 miliardi. Figuriamoci nel 2050 quando la popolazione mondiale supererà i 9 miliardi.

Dare da mangiare agli affamati è opera di misericordia. Eliminare la fame nel mondo non è solo un gesto di carità cristiana alla base della vita dell’uomo sulla terra, ma un problema di giustizia sociale, economico e politico. 

 

Rispettare le altre tradizioni culturali.

Occorre sicuramente rispettare le altre tradizioni culturali che già fanno uso di questo cibo. 

Secondo la FAO più di 2 miliardi di persone fanno già uso di insetti per fini alimentari. Le specie commestibili in commercio sono oltre 1.900.

Sempre secondo la FAO, dal punto di vista ambientale, gli insetti presentano un indice di elevata efficienza in termini di conversione nutrizionale. In media possono convertire 2 Kg di cibo in 1 Kg di massa. Un bovino necessita di 8 Kg di cibo per produrre l’aumento di 1 Kg di peso corporeo.

 

Valutazione rischi alimentari

Una Opinion dell’EFSA, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, ha evidenziato che la potenziale insorgenza di pericoli microbiologici è prevedibilmente simile a quella associata ad altre fonti di proteine non trasformate, nel caso in cui gli insetti vengano nutriti con sostanze per mangimi autorizzati.

Queste larve commestibili sono sicure “alle condizioni e ai livelli d’uso proposti”.  Vanno osservati i dovuti avvertimenti riguardo a possibili reazioni allergiche a cui possono andare incontro i consumatori che hanno già problemi con i crostacei.

Tuttavia, le conoscenze attuali sui possibili rischi legati al consumo di insetti non sono ancora sufficienti a garantire pienamente il consumatore.

Per tutelare la salute dei consumatori è utile estendere la ricerca di patogeni alimentari, pericoli chimici e il controllo delle condizioni di allevamento anche agli insetti.

Nella recente Opinion EFSA si sottolinea come in certi casi, anche negli allevamenti di insetti, si faccia ricorso agli antibiotici.

Di conseguenza le problematiche legate ai residui e al possibile aumento del livello di antibiotico-resistenza della popolazione batterica non sono da trascurare. 

 

I nostri consumatori, dunque, devono essere informati.

Uno studio sul consumatore europeo nei confronti degli insetti, ha fatto emergere che il tabù e il disgusto sono due componenti molto importanti. Ma anche il fattore comunicativo è di fondamentale importanza nella considerazione degli insetti come alimento.

In ogni caso se dai sondaggi emerge che quasi il 50% degli italiani è curioso di provare questi alimenti, bene ha fatto il nostro ministro dell’Agricoltura e della Sovranità Alimentare a parlare di attacco alla nostra cultura. Vedremo quali misure precauzionali vorrà adottare il nostro governo.

Soprattutto perchè bisogna tenere lontano larve e insetti dalle nostre scuole e dai nostri bambini, evitando le inutili propagande che abbiamo già visto per il glifosate.

 

Produttori sotto attacco

I risvolti sul piano economico di certe scelte rischiano di essere devastanti per paesi come il nostro dove il brand del made in Italy enogastronomico sta guadagnando spazi di mercato sempre più crescenti nella competizione globale.

Lo scontro tra insetti commestibili, che si aggiunge a quello sulla riduzione del consumo di vino, è uno scontro tra cibo e potere. E diventa quindi un vero dramma per l’ Unione Europea, incapace di far pesare la sua grande potenza politica nello scacchiere internazionale.

In tal modo gli Stati membri che ne fanno parte sono condannati a una marginalità politica che rischia di tradursi in una decadenza economica, anche per ragioni di boicottaggio. I dati da record del nostro export agroalimentare spiegano perchè molti competitors hanno paura del nostro successo.

O qualcuno davvero pensa che per noi italiani e per il nostro made in Italy il maggior ostacolo da superare nel consumo di insetti sia un pregiudizio culturale?

Oggi ci costringono a mangiare la pasta con la farina di grillo per sentirci moderni, magari senza neppure scriverlo nelle etichette.

Ma chi ci guadagna?

I nostri produttori eviteranno di produrre grano per la pasta? I nostri allevatori cambieranno mestiere? A meno che l’influenza occulta di qualche multinazionale non abbia in mente di sostituire alle soccide di polli, conigli, tacchini e maiali, le soccide di grilli e cavallette. Del resto è la carne sintetica che piace a Bill Gates, primo latifondista Usa con 120 mila ettari!

Comments (1)

  • Franco Nacucchi rispondere

    Interessante argomento, complimenti vivissimi a nome mio prtsibale6 dell associazione 3P partecipare produrre e progredire di Gravina in Puglia, ci vediamo dal 21 al 25 aprile 202 allla 729a edizione fiera San Giorgio, saluti franco.nacucchi@liberi.it Whatsap 333.6808147…

    16 Marzo 2023 a 12:38

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